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Stress da compravendita, come evitarlo!

HAI MESSO IN VENDITA LA TUA CASA (O LA CASA DI UN TUO CLIENTE) E FINALMENTE SI È PALESATO L’ACQUIRENTE GIUSTO: C’È L’ACCORDO SUL PREZZO, SULLE MODALITÀ DI PAGAMENTO E SULLE TEMPISTICHE. FINALMENTE VENDITORE E ACQUIRENTE SI SONO FATTI LE LORO PROMESSE: “SI LO VOGLIO, PROMETTO DI VENDERE CASA FINCHÈ NOTAIO NON CI SEPARI”.

Tutti contenti dunque: si fissa la data per convolare al rogito. Iniziano i preparativi della compravendita: si chiedono i preventivi per il trasloco, iniziano i vari sopralluoghi con il perito della Banca e con l’architetto per la ristrutturazione. Tutti sono già felici e contenti. Ma a poca distanza dalla data fissata per il rogito, il Notaio potrebbe frenare ogni entusiasmo chiedendo al venditore, o chi per lui, una serie di documenti che se mancano sono causa di panico e agitazione.

Come evitare un inutile stress e vincere la corsa contro il tempo?

Vendi casa? Occhio ai documenti!

Prima di mettere in pubblicità la tua casa , controlla di avere i seguenti documenti:

  • Atto di provenienza: ovvero l’atto di acquisto, oppure la successione e/o il testamento se l’immobile è pervenuto per eredità, oppure l’atto di donazione o quello di assegnazione. Insomma, procurati il titolo che dimostri chi è il proprietario dell’immobile.
  • Planimetria catastale rasterizzata: ovvero la scheda  depositata in catasto: leggila e verifica se è conforme allo stato attuale della casa. Se non lo è, chiama subito un professionista abilitato che ti aiuti a regolarizzare la situazione (solitamente un geometra, un ingegnere o un architetto). Nel corso degli anni hai fatto delle modifiche? Hai ampliato qualche vano? Hai realizzato, rimosso o modificato anche solo un tramezzo, un muretto, una veranda, la posizione di una porta?
    Ebbene, qualsiasi difformità va regolarizzata o ripristinata. CILA, DIA, SCIA non sono parolacce, ma pratiche urbanistiche che giustificano la regolarità delle eventuali modifiche fatte. Anche il progetto di costruzione potrebbe essere utile: anticipa la ricerca per non trovarti impreparato.
  • Agibilità/abitabilità/usabilità: questo è un tema delicato. Controlla che il tuo immobile ne sia dotato.
  • Verifiche Ipotecarie: se hai contratto un mutuo fatti preparare dalla Banca il calcolo sulla parte residuale. Inoltre, dichiara da subito se ci sono altre ipoteche che gravano sull’immobile, altri tipi di trascrizioni pregiudizievoli o eventuali cause in corso. Ricorda che ogni problema ha la sua soluzione: l’importante è la trasparenza nei confronti dell’acquirente.
  • APE, attestato di prestazione energetica. Senza questo attestato da allegare all’atto di compravendita il Notaio non stipula.
  • Regolamento di condominio e liberatoria dell’amministratore circa lo stato dei pagamenti del condominio ordinario e straordinario.

Inoltre controlla se ci sono prelazioni verso locatari, enti, comune o altri soggetti. Se l’immobile è affittato, procurati il  contratto di locazione registrato e avvisa l’inquilino della messa in vendita secondo le modalità dovute.

Controlla che i documenti d’identità di tutte le parti coinvolte nella trattativa siano in corso di validità: può sembrare una cosa banale, ma può accadere che si debba spostare l’atto poichè i documenti sono scaduti.

Le ragioni della verifica

Perché verificare questi documenti prima di mettere un immobile in pubblicità?

  1. Per essere certo che puoi vendere la tua casa prima di fare promesse che non puoi mantenere. Alcune case non sono rogitabili;
  2. Per evitare che l’acquirente possa chiederti uno sconto sul prezzo della casa dopo le promesse fatte;
  3. Per evitare che l’acquirente ti chieda i danni per il tempo che ha perso dietro il tuo immobile: oltre la beffa potresti rischiare anche un’azione legale.

D’altronde lo dice il proverbio: “prevenire è meglio che curare” .
Vedrai che seguendo questi accorgimenti il Notaio vi separerà felicemente con la consegna delle chiavi!

Remax Associati Real Estate

(Fonte: Remax Italia)