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Idee e Vantaggi del Team Building Aziendale

Il tempo dei lupi solitari è finito, non occorre neanche più ribadirlo, per agire efficacemente sul mercato bisogna fare squadra!

Comporre una squadra di lavoro affiatata ed efficiente non è facile.

Il processo di team building e di creazione di un gruppo di lavoro efficace comincia con la fase del reclutamento dei collaboratori, che non può limitarsi all’esame del curriculum o al riconoscimento di successi e risultati professionali: non sempre un ottimo professionista è adatto o capace a lavorare in gruppo e non tutte le squadre sono uguali.

Sono sicuro che l’esperienza e la sensibilità di alcuni possa essere in grado di selezionare i migliori candidati, ma è un dono che non a tutti è dato. Oggi parliamo di quali strumenti possono aiutarti nella migliore composizione di un gruppo di lavoro efficiente.

Cos’è il team building e quali caratteristiche deve avere un buon gruppo di lavoro?

Questa la prima domanda da porsi. Ecco sinteticamente le principali:

  • chiarezza che gli obiettivi del gruppo sono gli obiettivi di ciascuno;
  • accettazione delle gerarchie interne e dei leader designati o naturali;
  • conoscenza delle diverse personalità e potenzialità di ogni membro e rispetto delle aspettative individuali di ognuno
  • interdipendenza e fungibilità nell’assolvimento degli incarichi;
  • concertazione e condivisione di buone pratiche per la gestione dei rapporti e la risoluzione dei conflitti.

Un altro aspetto che spesso si dà per scontato nel processo di team building per l’azienda, è che non stiamo parlando di automi, ma di persone, con ambizioni, problemi e speranze. Se questo ti sembra una banalità, rischi davvero grosso. Infatti anche la migliore squadra va in crisi quando è sotto pressione. Se si sottovaluta l’umanità, tua e dei tuoi collaboratori, c’è il concreto rischio di una deflagrazione, e nel momento peggiore. Anche per questo il ruolo dell’empatia in azienda resta fondamentale.

Come sai, a partire dagli anni ’90 l’attenzione delle aziende si è focalizzata sul come far sì che un gruppo di colleghi possa diventare un team affiatato. I risultati, tuttavia, non sono sempre incoraggianti. La ragione? Stiamo parlando di persone diverse, con visioni e imprinting eterogenei.

Psicologia del team building: come creare una squadra di lavoro.

Non esiste nessuno che si presenta ad un colloquio di lavoro in condizioni meno che ottimali: splendido e proattivo, con un curriculum sfavillante di cui, parlando, minimizza i risultati per non apparire vanaglorioso, ma di fatto (giustamente) orgogliosissimo. Dopo qualche mese ti rendi conto che è anche ombroso con i colleghi oppure trascurato nel presentarsi ai clienti, a scapito dell’immagine del tuo brand. Cosa fai? A quel punto le scelte diventano complicate, sia su un piano relazionale che professionale. Meglio pensarci prima.

La ricerca psicologica ha cercato di codificare le diverse tipologie di personalità umana fin dal suo nascere.

Il precursore in questo campo fu lo studioso svizzero Carl Gustav Jung, nei primi anni del ‘900. Egli fissò delle categorie di aspetti della personalità, la cui estensione ed interazione consentiva di identificare con una certa precisione quelli che definì tipi psicologici.

Da allora la materia è progredita moltissimo e, senza addentrarsi nel discorso specialistico, quello che interessa è che si è presto compresa la possibilità di tracciare il profilo della personalità di ciascuno mediante l’uso di parametri prefissati.

I primi esempi dell’applicazione degli studi sul team building sono stati fatti in ambito militare: per comporre gli equipaggi degli elicotteri USA ai tempi della guerra del Vietnam si provò a sottoporre ai soldati dei test per mettere insieme 4-5 persone tra loro interattive, complementari ed in grado di gestire al meglio le situazioni di elevato stress in cui si sarebbero trovati ad operare.

Oggi si è sviluppata la branca della psicologia del lavoro che si occupa dello studio di questa tematica. Sono stati elaborati e validati scientificamente diversi test che permettono di avere un quadro completo della personalità del candidato e della sua capacità di interagire in un gruppo di lavoro.

Molti di questi test sono disponibili anche gratis sul web. Puoi avere i profili dei candidati a costo zero: è un passo avanti rispetto al mero intuito, però non porta lontano. Può andare bene giusto se intendi trovare un paio di ragazzi in gamba, per aiutarti nello sviluppo degli affari in agenzia.

Se invece la tua intenzione è di portare lontano il tuo nome, la strategia migliore è quella di puntare ai vantaggi del team building: ricorda che la tua squadra rappresenta il brand, e il brand sei tu!

Un sogno così merita un corrispondente investimento. Inserisci nel percorso di reclutamento dei collaboratori la somministrazione dei test più aggiornati e responsivi e affida la successiva analisi e consulenza a specialisti del settore: è il modo migliore per creare gruppi di lavoro affiatati e sprintosi, dove il rischio di conflitti è minimizzato in partenza e la capacità di interazione nel gestire le contrarietà una certezza.

Remax Associati Real Estate

(Fonte: Remax Italia)