Quando si eredita un immobile, uno dei passaggi fondamentali è il calcolo del valore catastale ai fini della successione. Questo valore determina le imposte da versare e richiede di conoscere concetti chiave come la rendita catastale e il valore catastale. Vediamo nel dettaglio tutto ciò che bisogna sapere per effettuare il calcolo correttamente.
Cos’è la Rendita Catastale e Come Funziona?
La rendita catastale è il valore attribuito a un immobile dall’Agenzia delle Entrate, basandosi su parametri come localizzazione, destinazione d’uso e dimensioni. Questo valore rappresenta il reddito potenziale dell’immobile ed è essenziale per il calcolo del valore catastale, ovvero la base imponibile per le imposte di successione.
È importante distinguere il valore catastale dal valore di mercato: mentre il primo è determinato sulla base delle tariffe catastali, il secondo è influenzato da fattori economici e dalle trattative di compravendita.
Chi Determina il Valore di un Immobile in Successione?
Il valore dell’immobile in successione deve essere dichiarato dagli eredi nella dichiarazione di successione. Questo valore si calcola applicando alla rendita catastale un processo di rivalutazione specifico, che prevede l’aggiunta di un 5% e la moltiplicazione per un coefficiente catastale.
Come si Calcola il Valore di un Immobile per Successione?
Il calcolo segue questa formula:
- Rivalutazione della Rendita Catastale: si aggiunge un 5% alla rendita catastale.
- Applicazione del Coefficiente Catastale: il valore rivalutato viene moltiplicato per un coefficiente che varia in base alla categoria catastale:
- 110: per la prima casa;
- 120: per gli immobili delle categorie A e C (esclusi A/10 e C/1);
- 140: per gli immobili delle categorie B;
- 60: per gli immobili delle categorie A/10 e D;
- 40,80: per le categorie C/1 ed E;
- 90: per terreni agricoli.
Esempio di Calcolo del valore di un immobile trasferito per successione
Supponiamo che un immobile ereditato abbia una rendita catastale di 1.000 euro e sia considerato prima casa.
- Rivalutiamo la rendita del 5%: 1.000 + 5% = 1.050 euro.
- Moltiplichiamo per il coefficiente 110: 1.050 x 110 = 115.500 euro.
Questo sarà il valore catastale su cui verranno calcolate le imposte di successione.
Imposta di Successione: Cos’è e Come si Calcola?
L’imposta di successione si calcola sul valore netto dell’eredità, detraendo eventuali debiti. Le aliquote variano in base al grado di parentela con il defunto:
- 4% per coniugi e figli;
- 6% per fratelli e sorelle;
- 8% per altri parenti e soggetti.
Esempio: su un’eredità di 50.000 euro, un figlio pagherà il 4% (2.000 euro), mentre un fratello il 6% (3.000 euro).
Franchigie ed Esenzioni
Le franchigie riducono o annullano l’imposta di successione:
- 1.000.000 di euro per coniugi e figli;
- 100.000 euro per fratelli e sorelle;
- Nessuna franchigia per altri eredi.
Se il valore dell’eredità rientra nella franchigia, l’imposta non è dovuta, ma restano comunque applicabili imposte ipotecarie e catastali.
Conclusioni
Il calcolo del valore di un immobile in successione è un passaggio cruciale per adempiere agli obblighi fiscali in modo corretto. Conoscere la rendita catastale, i coefficienti di rivalutazione e le imposte applicabili permette di affrontare il processo con maggiore consapevolezza e di ottimizzare il carico fiscale.
FONTE: Idealista Blog