Il 2024 si profila come un anno di svolta per il mercato immobiliare italiano, segnando una fase di transizione sostenuta da segnali di ripresa concreti e un miglioramento del contesto economico generale. L’analisi del Real Estate Data HUB, realizzata dai Centri Studi di RE/MAX Italia e Avalon Real Estate, evidenzia un rinnovato interesse per il mattone, sia nel settore residenziale che non residenziale, con importanti cambiamenti nelle preferenze degli acquirenti e nuovi stimoli per gli investitori.
Riduzione dei tassi di interesse: un volano per il mercato residenziale
La politica della BCE, che ha avviato una riduzione dei tassi di interesse a partire da giugno 2024, ha innescato una maggiore accessibilità al credito per famiglie e imprese. Questo intervento si è tradotto in un aumento delle richieste di mutui, in particolare tra i giovani acquirenti. Secondo le analisi, il 93,4% dei mutui erogati nel primo semestre è stato destinato all’acquisto della prima casa, con una prevalenza del tasso fisso, scelto nel 96,7% dei casi.
L’accessibilità al credito, combinata con promozioni bancarie mirate agli under 36 e agli immobili green, ha favorito un aumento della fiducia nel mercato residenziale. Le banche, pur mantenendo un approccio prudente, hanno ampliato l’offerta di mutui, consolidando una ripresa che si prevede continuerà nei mesi a venire.
Preferenze abitative in evoluzione: trilocali in testa
La domanda di immobili riflette un cambiamento nelle esigenze abitative. Il trilocale si conferma la tipologia più richiesta a livello nazionale, rappresentando il 42,27% delle transazioni. Questa scelta risponde sia alle necessità di famiglie che a quelle di professionisti in cerca di spazi dedicati al lavoro da remoto.
Nel Nord Italia, i bilocali restano particolarmente popolari, specialmente tra giovani coppie e single, mentre al Sud e nelle Isole cresce la domanda per immobili più ampi, come quadrilocali e abitazioni con oltre cinque locali, spesso resi accessibili da prezzi medi più bassi. Questi dati sottolineano una tendenza verso soluzioni abitative flessibili e funzionali, in linea con i cambiamenti socioeconomici degli ultimi anni.
Dinamiche regionali: leadership della Lombardia e segnali di ripresa al Centro
La Lombardia si conferma il principale mercato immobiliare italiano, con il 40% delle transazioni complessive. Anche Veneto e Liguria mostrano una leggera crescita rispetto al 2023. Al Centro Italia, Lazio, Toscana ed Emilia Romagna registrano miglioramenti significativi, mentre al Sud Puglia e Campania si distinguono per la vivacità del mercato. La Sicilia, tra le isole, rimane un punto di riferimento grazie a prezzi competitivi e un’offerta diversificata.
Una delle tendenze più interessanti riguarda la riduzione dei tempi medi di vendita. Nel Centro Italia, ad esempio, il tempo necessario per concludere una transazione è sceso dai 162 giorni del primo trimestre ai 155 del secondo trimestre. Questo trend positivo si riflette anche al Nord e al Sud, confermando che il mercato sta diventando più reattivo.
Prezzi e fiducia: segni di stabilità e crescita
Il 2024 segna anche un’inversione di tendenza nei prezzi al metro quadrato, con un aumento generalizzato nel primo semestre dell’anno. Dopo le oscillazioni del 2023, questa stabilità indica una rinnovata fiducia sia da parte degli acquirenti che degli investitori. I dati suggeriscono che il mercato immobiliare stia ritrovando un equilibrio, spinto dalla resilienza della domanda e da un contesto economico più prevedibile.
Il mercato non residenziale: nuove prospettive per retail, logistica e direzionale
Oltre al settore residenziale, il mercato non residenziale sta vivendo un momento di forte dinamismo. Il comparto retail ha registrato una ripresa significativa, con investimenti triplicati nel secondo trimestre rispetto all’anno precedente. Nel settore della logistica, la domanda di spazi rimane elevata, spingendo i canoni verso l’alto e riducendo il tasso di sfitto a livelli minimi (1,5%).
Il segmento direzionale, trainato dall’interesse per uffici e immobili sostenibili, vede Milano e Roma come centri principali. L’aumento delle riconversioni e dei progetti di riqualificazione urbana, in particolare a Milano, è un indicatore della crescente domanda di spazi moderni e green. Anche il settore ricettivo registra una ripresa robusta, con Roma in testa per numero di transazioni e valore delle operazioni.
Uno sguardo al futuro: ottimismo e resilienza
Il 2024 si configura come un anno di transizione e opportunità per il mercato immobiliare italiano. Grazie a politiche economiche favorevoli e a una crescente attenzione verso sostenibilità e innovazione, il settore mostra una capacità di adattamento senza precedenti. La stabilità dei prezzi, l’aumento della domanda e il dinamismo del comparto non residenziale delineano un futuro promettente per un mercato in continua evoluzione.
FONTE: Idealista.it