Affitti a breve periodo

Gli affitti che durano meno di diciotto mesi vengono considerati di breve periodo e possono essere regolamentati con formule diverse rispetto al contratto di locazione standard. Gli affitti brevi sono infatti sottratti alla nota legge sulle locazioni 431/1998 e prevedono una certa flessibilità nella definizione di obblighi, doveri e condizioni di pagamento, che sono a maggiore discrezione delle parti che sottoscrivono il contratto. Particolare importanza assumono in questo caso le motivazioni del soggiorno, siano esse per svago o ricerca, per motivi didattici o di salute, per interessi spirituali o materiali. In base a ognuno di questi, possono essere previste delle regole specifiche. Concentriamoci sui casi più comune di affitto breve: quello per motivi turistici.
Sono due i modelli principali di contratto breve per inquilini in visita di piacere e affittuari che non esercitano a livello professionale l’attività di affittacamere: il contratto week-end, di solito utilizzato per affitti di pochi giorni, e il contratto casa vacanze, per periodi di soggiorno inferiori a trenta giorni. Nel contratto, oltre alla durata della locazione e all’entità del canone, vanno immesse tutte le dovute specifiche, in particolare quelle che riguardano eventuali spese accessorie e deposito cauzionale. Nessuno di questi due tipi di contratto prevede obblighi particolari di bolli o imposte, a meno che chi affitta non lo eserciti come attività professionale.